giovedì, marzo 01, 2007
Capofortuna.
Ieri sera, durante Sanremo, ho parlato della genialità di Rino Gaetano. Non sono riuscita ad esaurire tutto nella conversazione fatta su Msn, anche perchè nata subito dopo la canzone di Paolo Rossi, che si è esibito intorno alle 23:30. Tra l'altro, non è un caso che quel che si è detto sia nato subito dopo questa canzone, anche perchè il testo è proprio di Rino Gaetano (tra l'altro mentre scrivo è appena partita E cantava le canzoni :) ). Testo sempre sagace al punto giusto, ed è incredibile come sia al passo coi tempi. Non so come spiegarlo, ma nei suoi testi, ho sempre visto un qualcosa anche dei giorni nostri (tra l'altro i suoi testi raccontano anche di un disagio sociale, esistente negli anni '70, così come ai giorni nostri).

In particolare, vorrei farvi vedere questa sorta di "analogia" (non trovo una parola idonea, al momento) coi tempi attuali, postandovi due canzoni di Rino: Capofortuna e la sanremese In Italia si sta male. Sotto di ognuna faccio qualche mia considerazione. :)

Capofortuna

Cittadini lavoratori alle ore
diciotto il nostro
beneamato segretario sarà con noi
Ma che fortuna grazie alla luna
capofortuna stasera è con noi
ha una gran testa come uomo e una bestia
sembra immortale ma è come noi
lui è stato sempre puro come l'alito di chi
non beve e non fuma lava i denti tutti i di
profuma di roba francese e sulla camicia ha un foulard di chiffon
regala sorrisi distesi ai suoi elettori ai bambini bon bon
ma che fortuna capofortuna
guarda stasera con noi la tv
classe di ferro ha fatto la guerra
è tanto bello che sembra Gesù
lui è stato sempre puro come l'alito di chi
non beve e non fuma lava i denti tutti i di
profuma di roba francese e sulla camicia ha un foulard di chiffon
regala sorrisi distesi ai suoi elettori ai bambini bon bon
non teme ne estate ne inverno se andrà all'inferno ci andrà col gilet
dimentica i tuoi problemi imbarca i tuoi remi lui pensa per te
inaugura mostre e congressi autostrade e cessi ferrovie e metrò
sorride ai presenti commosso se punta sul rosso sa che vincerà
se gioca a tressette è campione se fuma un cannone si sente un pascià
reprime rivolte e sommosse e cura la tosse alle cinque col te
sostiene già tesi avanzate e tutta l'estate la passa in tournèe

Anche solo leggendone il testo, non trovate che si possa adattare ad un nano pelato molto caro ad Emilio Fede? :D Pensateci un attimino e ne trarrete una conclusione che fa al caso :D

In Italia si sta male

In Italia ci sta il mare
Per nuotare e per pescare
Con le spiagge tutte bianche
Gli ombrelloni stesi al sole
In Italia si sta be-ne
In Italia ci sta il sole
Per asciugarsi quando piove
Con la frutta di stagione
Con le pesche e le albicocche
Da mangiare quando hai fame
Ma guarda un po'
Che fortuna stare qua
In mezzo a tanta civiltà
Guarda tu
Che fortuna stare qua
Stare ancora qua
In Italia c'è l'amore
Da quando nasce a quando muore
Se sei brutto o se sei bello
Se sei brutto o se sei bello
Se sei ricco oppure no
In Italia c'è l'amore
Se sei brutto o se sei bello
Se sei ricco oppure no
In Italia non si può
Ma guarda un po'
Che fortuna stare qua
In mezzo a tanta civiltà
Guarda tu
Che fortuna stare qua
Stare sempre qua
In Italia si sta male
Si sta bene si sta male
In Italia si sta male
Si sta meglio si sta peggio
Si sta bene anziche' no
In Italia c'è l'amore
Da quando nasce a quando muore
Se sei brutto o se sei bello
Se sei quasi sempre quello
Se sei ricco oppure no
In Italia si sta male
Si sta bene si sta male
Si sta male si sta bene
Si sta meglio si sta peggio
Si sta bene anziche' no
In Italia ci sta il sole
Per asciugarsi quando piove
Con le spiaggie tutte bianche
Gli ombrelloni stesi al sole
In Italia si sta bene
In Italia si sta male
Si sta bene si sta male
In Italia si sta male
Si sta bene si sta peggio
Qua si sta come si sta
In Italia c'è l'amore
Da quando nasce a quando muore
Se sei brutto o se sei bello
Se sei ricco oppure no
Se sei basso non lo so
Se sei brutto o se sei bello
Se sei ricco oppure no
Qui ci sto e non ci sto
Se sei brutto o se sei bello
Se sei ricco oppure no
In Italia non ci sto
Ma poi torno però...
Ogni tanto


Dunque, premetto che questa canzone l'ho ascoltata solamente ieri, ma con molta attenzione (mi proporrò di ascoltarla anche nei giorni che verranno, comunque... e credo sarà questa la sola canzone di Sanremo che mi riserverò di ascoltare sempre e comunque). Arrangiamento molto bello e fresco, per questo testo che definirei fra i più belli di quelli presenti a questo Festival (ma forse anche di altri passati! :) ). Orchestra diretta da Mauro Pagani (mica un pirla, eh!). Alla voce, Paolo Rossi.
Paolo, o si odia o si ama (un pò come Morrisey, mi vien da dire :) ). In questo caso, lo trovo una voce adatta al testo che gli è stato, per così dire, "affidato". Poi, se non vi piace Paolo, cacchi vostri. A me sta canzone piace per tutto: testo in primis, arrangiamento di seconda e per Paolo Rossi che la esegue molto bene. :)
Poi, oh, si trova sempre chi ama la canzone di Milva, eh :D Non so se il suo intento fosse quello di far risorgere Brecht o di farlo rivoltare nella tomba! :D Ma vabbè, altre considerazioni le farò prossimamente, se ne avrò voglia.

Intanto, mi auguro che questa canzone di Rossi/Rino riscuota il successo che merita, non solo al Festival, ma nei mesi a venire.

Ciao!!!!

 
scritto da Shpalmina alle ore 19:21 | Permalink |


2 Comments:


At 1 marzo 2007 alle ore 20:17, Anonymous Anonimo

Sono felicissimo di aver contribuito ad ispirarti questo bellissimo post!
Byez!!

 

At 1 marzo 2007 alle ore 20:27, Blogger shpalmina

E io son felice che questo post sia di tuo gradimento :))))
Grazie, immensamente
Un bacio
Shpalmina

 


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